Chi tutela gli interessi dei professionisti che operano sul mercato?
Gentile Redazione,
vorrei condividere il mio “diario di bordo” del 29 novembre 2013:
- sono ancora aperti i termini per l’invio dello spesometro 2012;
- viene rinviato il versamento degli acconti IRES dal 2 al 10 dicembre, con necessità di ritirare presso i clienti, per i professionisti diligenti, le rate d’acconto già calcolate sulla base della norma previgente (che peraltro non risulta ancora ufficialmente modificata) e conseguente necessità di calcolare “manualmente” il dovuto perché le società di software si rifiutano di scrivere programmi in poche ore;
- nel frattempo, viene confermata la scadenza per il 12 dicembre 2013 dell’invio delle comunicazioni relative ai beni d’impresa concessi in godimento ai soci o ai familiari dell’imprenditore e dei finanziamenti all’impresa o le capitalizzazioni da parte di soci o familiari dell’imprenditore che hanno un valore complessivo pari o superiore ai 3.600 euro;
- per il versamento del secondo acconto IMU, si brancola ancora nel buio.
Nessuna lamentela si alza dai colleghi, preoccupati come sono a scrivere al Ministro della Giustizia Cancellieri per ottenere la chiusura della fase di commissariamento del Consiglio nazionale. A questo punto, sorgono spontanee alcune domande.
L’esercizio della professione di dottore commercialista è uguale per tutti?
Sono il solo ad avere queste problematiche?
Chi tutela gli interessi del professionista che opera sul mercato, alla larga da incarichi pubblici, politici e del tribunale?
Gradirei una risposta.
Ercole Antonio Palasciano
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Catanzaro