Sarebbe meglio difendere la sostanza e non la forma della nostra professione
Spettabile Redazione,
sempre più spesso mi trovo di fronte a situazioni agli antipodi, quotidianamente si leggono sui giornali articoli e notizie che descrivono la progressiva riduzione delle competenze riservate alla categoria dei commercialisti, partendo dalla famigerata equipollenza con la figura di revisore legale, fino ad una più attuale proposta di ampliare la platea dei difensori abilitati durante un processo tributario.
Stante, da un lato, una così pesante perdita di riconoscimenti professionali, vedo d’altro canto l’esistenza e la cura di radicate tradizioni formali non essenziali alla svolgimento della professione (vedasi, per esempio, sigillo, logo dell’Ordine che viene consigliato di utilizzare anche nella corrispondenza, ecc.).
Ora, premesso che la cura della forma rappresenta anch’essa un elemento con rilevanza propria, non sarebbe forse più consono, in questo periodo storico difficilissimo per il Paese e per la categoria, puntare tutte le nostre risorse per difendere la sostanza della professione anziché la forma?
Personalmente, ad oggi, nella professione vedo molta attenzione alla forma (crediti formativi, ordine deontologico, ecc.), ma poca alla sostanza. Fatico a comprendere come una minima mancanza in un aspetto formale comporti un richiamo per il professionista, mentre, quando a tutta la professione ed in particolare ai giovani vengono tolte intere competenze (equipollenza degli esami di accesso al Registro dei revisori e all’Albo dei commercialisti in primis), la reazione sia contenuta, sottolineando che, come ben sappiamo, la figura del Dottore Commercialista di riservato ha ben pochi compiti, mentre le uniche vere riserve di legge sono incorporate nella figura del Revisore.
Auspico e spero che vi sia un cambio di rotta in tale senso, altrimenti rischiamo, tra qualche anno, di vedere prosciugata di competenze la nostra figura professionale.
Resto ovviamente sempre ben felice di ricevere opinioni/informazioni/dati che possano dimostrare che la mia visione non è corretta.
Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente l’Onorevole Enrico Zanetti, che con dedizione e competenza sta portando avanti una grande battaglia per l’equipollenza.
Matteo Pozza
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo
***
Gentile Dottore,
giriamo la sua provocazione ai nostri lettori e ai rappresentanti della categoria.
Pensiamo, però, che deontologia e formazione siano soprattutto sostanza.
Altrimenti, tanto varrebbe abolire gli Ordini.
Certo è che, se non vengono percepite come tali, si creano le condizioni per quella progressiva erosione di spazi cui lei fa riferimento.
Michela Damasco
Direttore Eutekne.info
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41