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EDITORIALE

Grande Enrico!

/ Alessandro COTTO

Sabato, 1 marzo 2014

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Per quanto Eutekne sia una realtà indipendente, ovviamente apartitica e apolitica, certe notizie non possono passare sotto silenzio.

Il fatto che uno di noi, nel giro di poco più di un anno, sia diventato prima Vicepresidente della Commissione Finanze della Camera e, ieri, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle finanze ci riempie di felicità e di orgoglio.

Visto che saltare sul carro del vincitore è pratica alquanto diffusa, lo diciamo subito, a scanso d’equivoci: il merito è tutto e solo di Enrico Zanetti, delle sue capacità, della sua tenacia e del suo impegno.
Noi abbiamo soltanto concorso a creare, con Eutekne.info e con la nostra attività di centro studi, quelle occasioni di libero confronto tra Colleghi che hanno contribuito alla sua decisione di passare dalla scrittura degli articoli a quella, ben più difficile, degli articolati.

La soddisfazione è ancora maggiore perché Eutekne è una realtà indipendente, partecipata da Colleghi, che vive da 25 anni grazie agli abbonamenti di chi ci sceglie ogni giorno. Non ci sono multinazionali, né altre organizzazioni che ci supportano e alle quali rendere conto. Per questo essere riusciti a costruire, grazie al contributo di molti, un laboratorio di idee e una fucina di talenti è il nostro più grande motivo di orgoglio.

Pensiamo che la nomina di Enrico sia anche una soddisfazione per la Categoria, perché il suo percorso è stato tutto interno al nostro mondo, da Eutekne, all’Unione Giovani, al centro studi del CNDCEC.
Una storia di successo che ci coinvolge e rafforza il nostro senso di appartenenza. Un segnale che ci fa sperare che il pensiero tecnico possa essere al centro del dibattito politico e divenire un supporto fondante delle scelte legislative, in modo costruttivo, senza inutili catastrofismi.

Ovviamente, il difficile viene ora, vuoi per la situazione economica del nostro Paese, vuoi per le resistenze che inevitabilmente incontrerà il tentativo riformatore del Governo.
Il fatto stesso che non sia stato da subito scontato inserire al MEF uno dei parlamentari più preparati in ambito fiscale la dice lunga su quanto la strada sia in salita.
Conosciamo però Enrico. Il bello viene adesso.

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