L’infedele dichiarazione permane anche se ci sono perdite pregresse
Violazione consumata quando si presenta la dichiarazione con un reddito inferiore a quello reale
I giudici di Cassazione tornano a pronunciarsi sulla legittimità di irrogazione delle sanzioni da infedele dichiarazione nell’eventualità in cui il maggior reddito accertato debba essere azzerato per effetto della compensazione delle perdite pregresse (si veda “Sanzione da dichiarazione infedele applicabile anche con perdite pregresse” del 27 settembre 2012).
Con la sentenza 6663 di ieri, la Suprema Corte afferma che la sanzione per infedele dichiarazione è strumentale a prevenire condotte dannose per l’Erario, per cui essa è “da riconnettere al solo dato obiettivo della dichiarazione di un reddito inferiore a quello accertato”.
L’art. 1 comma 4 del DLgs. 471/97 stabilisce che per maggiore imposta dovuta si intende la differenza tra importo liquidato ...
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