I Btp beneficiano delle novità emerse alla riunione Bce
L’apertura inedita di un programma di «quantitative easing» ha fatto registrare consistenti flussi di acquisti su tutta la curva dei rendimenti
Negli ultimi giorni e fino a un attimo prima della conferenza di Draghi, i principali tassi e rendimenti di mercato si sono mossi al rialzo.
I dati statunitensi migliori delle attese, la consapevolezza che tra un anno e qualche mese la Fed inizierà a rialzare i Fed Funds, qualche segnale positivo per il primo trimestre europeo, un calendario pesante di aste di Spagna e Francia e prese di beneficio sui Btp dopo il recente rally sono la causa dell’increspatura.
Inoltre, negli ultimi giorni era andata scemando l’ipotesi di un taglio dei tassi da parte della Bce: così è stato e, dopo la riunione di ieri, tutto resta immutato, con il refi al minimo storico dello 0,25% (livello raggiunto a novembre 2013) e il tasso sui depositi a zero (livello che permane da luglio 2012).
In molti scommettevano ...
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