La scelta dell’indennità sostitutiva della reintegra risolve il rapporto
Le Sezioni Unite della Cassazione si esprimono sulle conseguenze dell’opzione nel caso del lavoratore illegittimamente licenziato
Nell’ambito della tutela reale, la richiesta, da parte del lavoratore illegittimamente licenziato, dell’indennità sostitutiva in luogo della reintegra determina la risoluzione del rapporto lavorativo. Il datore di lavoro è, dunque, tenuto a corrispondere al dipendente il risarcimento per l’illegittima estromissione, parametrato alla retribuzione globale di fatto, solo fino a questo momento, mentre, per il periodo successivo all’opzione, il ritardo nel pagamento dell’indennità sostitutiva può comportare solo la condanna a versare interessi e rivalutazione monetaria (salvo la prova del maggior danno), ex art. 429, comma 3 c.p.c. I diversi orientamenti delineatisi sul tema possono considerarsi definitivamente superati.
Lo hanno affermato, con la sentenza n. 18353 depositata ...
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