Recupera Password

Non sei ancora registrato? Clicca qui

Giovedì, 8 giugno 2023 - Aggiornato alle 6.00

IMPRESA

Per le sanzioni interdittive «231», conta il comportamento concreto dell’ente

L’ha ribadito la Suprema Corte, ricordando che la nozione di «profitto di rilevante entità» ha un’accezione più ampia dell’«utile netto»

/ Annalisa DE VIVO

Martedì, 16 settembre 2014

x
STAMPA

download PDF download PDF

L’art. 9 del DLgs. 231/2001 contempla, al secondo comma, una serie di sanzioni interdittive per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato: l’interdizione dall’esercizio dell’attività; la sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito; il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio; l’esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e revoca di quelli già concessi; il divieto di pubblicizzare beni o servizi.

Essendo finalizzate a distogliere l’impresa dal compimento di attività delittuose, tali sanzioni sono particolarmente invasive. Per tale motivo il legislatore ne dispone l’applicazione solo ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI

ACCESSO ABBONATI

Recupera Password

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU