Siglata l’intesa internazionale per superare il segreto bancario
È stato sottoscritto in occasione del Global Forum per la trasparenza e lo scambio di informazioni dell’OCSE che si è tenuto a Berlino il 28 e il 29 ottobre, l’accordo per l’implementazione del nuovo standard unico globale per lo scambio automatico di informazioni (Common Reporting Standard, elaborato dall’OCSE) a partire dal 2017. Oltre ai 51 Paesi firmatari, altri 7 si sono impegnati a scambiare le informazioni a partire dalla stessa data, ancorché oggi non abbiano siglato l’accordo. A partire dal 2018 agli “early adopters” si aggiungeranno ulteriori 34 Paesi. La notizia è stata data dal Ministero dell’Economia e delle finanze con un comunicato di ieri.
Le attività di verifica sui conti saranno avviate dagli intermediari finanziari dei paesi early adopters già dal 1° gennaio 2016. L’impegno dell’Italia nell’attività di contrasto all’evasione fiscale la ha portata a sostenere l’adozione di uno standard internazionale sin dai primi tentativi, partecipando al Gruppo dei 5 (G5: Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito) che ha elaborato, insieme agli Stati Uniti, l’accordo per l’applicazione del FATCA e il miglioramento della compliance fiscale internazionale.
Infine, in qualità di presidente di turno del Consiglio dell’Unione europea, l’Italia ha finalizzato il testo della nuova Direttiva sulla Cooperazione Amministrativa, ottenendo l’accordo politico in occasione della riunione Ecofin del 14 ottobre. La nuova Direttiva impegna gli stati membri dell’Unione europea ad adottare il Common Reporting Standard a partire dal 2017 (con l’eccezione dell’Austria che adotterà lo standard dal 2018).(Redazione)
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