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IMPRESA

Deviando i corrispettivi c’è dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici

La causa di non punibilità correlata allo Scudo fiscale-ter è inoltre applicabile anche a reati commessi prima del trasferimento di denaro all’estero

/ Maurizio MEOLI

Mercoledì, 3 dicembre 2014

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Integra la fattispecie di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici (art. 3 del DLgs. 74/2000) l’amministratore di una società che, supportato dal direttore di una filiale bancaria, “devia” dal conto corrente societario a quello di una fiduciaria – acceso presso la stessa filiale ed avente come fiduciante la propria figlia – una consistente parte dei bonifici relativi ai corrispettivi derivanti dalle prestazioni rese in favore di una cliente, così omettendo di annotare nelle relative scritture contabili e, successivamente, di indicare in dichiarazione elementi attivi per importi rilevanti (circa 1.800.000 euro). È questo il principio desumibile dalla sentenza n. 50308 della Cassazione, depositata ieri.

Ai sensi dell’art. 3 del DLgs. 74/2000, fuori dei casi previsti ...

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