Agenzia delle Entrate «permissiva» sull’applicazione del favor rei
Nella circolare n. 31 del 2014 si interpreta correttamente l’art. 3 del DLgs. 472/97, dando rilievo alla condotta e non alla sanzione
In tema di sanzioni tributarie, il legislatore ha ritenuto di introdurre il principio del “favor rei”, di derivazione penalistica. Infatti, in forza dell’art. 3 comma 2 del DLgs. 472/97, “salvo diversa previsione di legge, nessuno può essere assoggettato a sanzioni per un fatto che, secondo una legge posteriore, non costituisce violazione punibile”.
Tale principio incontra il solo limite dell’irripetibilità del versato, non a caso il debito si estingue pure se definitivo (ad esempio se è passata in giudicato la sentenza che ha dato ragione all’ente impositore), ma non è possibile chiedere in restituzione le somme già corrisposte.
Come rammentato su Eutekne.info, siamo dell’avviso che, nel caso in cui si debba applicare il secondo comma del citato ...
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