Frazionamento delle plusvalenze anche senza l’apposito prospetto
Secondo la Cassazione, dovrebbe essere sufficiente che tale frazionamento si possa evincere dalla dichiarazione dei redditi
Ai fini della determinazione del reddito di impresa, nell’ambito delle cessioni a titolo oneroso e delle relative fattispecie assimilate, è possibile frazionare le plusvalenze realizzate in un massimo di cinque esercizi, nei casi in cui i beni (materiali o immateriali) siano posseduti da almeno tre anni. La norma, inoltre, prevede esplicitamente che la scelta del frazionamento delle plusvalenze venga effettuata nella dichiarazione dei redditi. Nel caso in cui la dichiarazione non sia presentata, la plusvalenza concorre a formare il reddito per l’intero ammontare nell’esercizio in cui è stata realizzata. In sostanza, a determinate condizioni, possono essere oggetto di frazionamento le plusvalenze sulla cessione di beni d’impresa che si calcolano come differenza tra il ...
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