Indebita compensazione con confini da chiarire
Rispetto alla fittizia esposizione di somme al lavoratore per indennità, con conseguente conguaglio dall’INPS, proposte quattro diverse interpretazioni
Integra la fattispecie di indebita compensazione, ex art. 10-quater del DLgs. 74/2000, il datore di lavoro che, con la fittizia esposizione di somme corrisposte al lavoratore a titolo di indennità per malattia, maternità o assegni familiari, ottiene dall’INPS il conguaglio di tali somme, in realtà non corrisposte, con quelle da lui dovute all’Istituto per contributi previdenziali ed assistenziali, così omettendo di versargli (o percependo indebitamente dallo stesso) le corrispondenti erogazioni. Rispetto alla fattispecie ex art. 10-quater del DLgs. 74/2000 rilevano anche compensazioni riguardanti contributi previdenziali. Lo precisa la Cassazione nella sentenza n. 5177, depositata ieri, intorbidendo ulteriormente le acque già poco limpide dei rapporti tra la fattispecie penale tributaria
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