Dirigenti dell’Agenzia decaduti, per il CNDCEC da evitare il rischio paralisi
Evitare che la vicenda dei circa 800 dirigenti dell’Agenzia delle Entrate, le cui nomine sono state dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale, produca la paralisi della stessa Agenzia, perché l’attività di quest’ultima non si limita al solo accertamento, ma è essenziale per il complessivo funzionamento della macchina dello Stato. I commercialisti italiani hanno lanciato ieri, a mezzo comunicato stampa, un appello affinché si trovi al più presto una soluzione legislativa che risolva il problema e invitano a non concentrarsi esclusivamente sull’ipotesi, da alcune parti ventilata, di nullità degli atti emanati dai dirigenti dichiarati illegittimi.
“Che piaccia o meno – ha affermato il Presidente nazionale dei commercialisti, Gerardo Longobardi – la giurisprudenza della Cassazione sembra riconoscere legittimità agli atti riconducibili al capo ufficio, sia egli o meno un dirigente. Il vero tema oggi sul tappeto è il pericolo che risulti paralizzata l’attività dell’Agenzia delle Entrate. Un rischio che il nostro Paese non può permettersi”.
“Come commercialisti – prosegue Longobardi – non entriamo nel merito giuridico della questione posta dalla Corte Costituzionale, anche se non può sfuggire ad alcuno che in passato qualche problema nel rispetto delle regole relative ai dirigenti della Pubblica Amministrazione c’è stato. Ma con senso di responsabilità auspichiamo che, nell’interesse generale del Paese, si esca da una situazione di impasse potenzialmente molto pericolosa”. (Redazione)
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