Lieve flessione del gettito fiscale, ma aumenta il recupero dall’evasione
Nel primo bimestre 2015 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, registrando una lieve riduzione dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (si tratta di un calo di 484 milioni di euro), mentre il gettito dall’attività di accertamento e controllo è aumentato del 32,6% (+727 milioni di euro), rispetto allo stesso arco di tempo. I dati sono stati forniti dal Dipartimento delle Finanze e sono contenuti nel Bollettino delle entrate tributarie del periodo gennaio-febbraio 2015.
“I primi mesi dell’anno – ha specificato il Ministero dell’Economia e delle finanze nel comunicato di commento ai dati – non sono particolarmente significativi per l’andamento delle entrate tributarie, sia in termini di ammontare, sia in termini tendenziali, considerata l’assenza di particolari scadenze o di versamenti di importo rilevante”.
Le imposte dirette registrano, per il biennio gennaio-febbraio 2015 e rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un gettito complessivamente pari a 37.196 milioni di euro, con una crescita dell’1,9% (+ 678 milioni di euro).
L’IRPEF, invece, registra una leggera flessione (-0,1% pari a -36 milioni di euro) e riflette sia gli incrementi delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (+2,3%) e dei lavoratori autonomi (+0,6%), sia le flessioni delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (-2,6%) e dei versamenti in autoliquidazione (-1,6%).
Tra le altre imposte dirette, l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze aumenta del 61,7% (pari a +500 milioni di euro), mentre quella sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione cresce del 93% (pari a +530 milioni di euro), rispetto al primo bimestre dello scorso anno.
Le imposte indirette, invece, registrano un gettito pari a 23.827 milioni di euro con un decremento del 4,7% (-1.162 milioni di euro), rispetto agli stessi mesi dello scorso anno.
Cala del 5,6% il gettito IVA (-705 milioni di euro) per effetto della flessione di entrambe le componenti relative agli scambi interni (-5% pari a -519 milioni di euro) e alle importazioni (-8,8% pari a -187 milioni di euro). L’imposta di bollo, invece, segnala una variazione positiva del 16% (+111 milioni di euro).(Redazione)
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