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Sugli atti firmati dai «dirigenti decaduti», sentenza a favore dell’Agenzia

Per i giudici di Gorizia, la teoria del «funzionario di fatto» osta alla nullità dell’accertamento per vizio di sottoscrizione

/ Alfio CISSELLO

Venerdì, 24 aprile 2015

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Le prime sentenze della giurisprudenza di merito sulla questione dei “dirigenti decaduti” si sono espresse in senso esattamente opposto, lasciando presagire che, forse, ci troviamo di fronte a una problematica più complessa di quanto da più parti si fosse ipotizzato.

Un’ulteriore considerazione che va fatta a seguito del menzionato contrasto è che i contribuenti devono sollevare il motivo nel ricorso introduttivo, come un qualsiasi altro motivo di nullità dell’atto per ragioni pregiudiziali, non rischiando la condanna alle spese per lite temeraria, né alla corresponsione di un importo liquidato in via equitativa (primo e terzo comma dell’art. 96 c.p.c. ).

Come già messo in evidenza (si veda “Prima sentenza sulla nullità degli atti dei «dirigenti decaduti»” ...

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