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Il diritto comunitario «impone» l’addebito in rivalsa dell’IVA accertata

La Corte di Giustizia affronta l’argomento, ma l’Italia sembra «a posto» con l’attuale art. 60 comma 7 del DPR 633/72

/ Alfio CISSELLO e Simonetta LA GRUTTA

Venerdì, 24 aprile 2015

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La Corte di Giustizia, con la sentenza 23 aprile 2015, relativa alla causa C-111/14, GST – Sarviz AG Germania, è tornata a occuparsi della salvaguardia del principio di neutralità dell’IVA nell’accertamento del tributo.

Nel caso sottoposto all’esame dei giudici è emerso che la legge bulgara non consente né il rimborso, né l’addebito in rivalsa dell’IVA che il prestatore del servizio ha pagato a seguito di accertamento.
Ciò incide sulla neutralità di tale imposta, in quanto, di fatto, il tributo viene a gravare sul prestatore.
Diverso sarebbe il caso in cui questi, dopo la corresponsione dell’IVA a seguito dell’accertamento definitivo, “avesse potuto, ai sensi della normativa nazionale, rettificare le fatture emesse e recuperare l’IVA presso ...

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