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Entrate tributarie stabili a gennaio-marzo, in crescita il gettito dalla lotta all’evasione

/ REDAZIONE

Mercoledì, 6 maggio 2015

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Nel primo trimestre 2015, le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, pari a 88.536 milioni di euro, risultano sostanzialmente stabili rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso (-0,1%, pari a -103 milioni di euro). Lo ha reso noto ieri il Ministero dell’Economia, annunciando la pubblicazione del Bollettino delle entrate tributarie del periodo gennaio–marzo 2015 sul sito del Dipartimento dell Finanze.

Nel dettaglio, le imposte dirette registrano un gettito complessivamente pari a 50.244 milioni di euro, con una crescita del 2,5% (+1.221 milioni di euro) rispetto agli stessi mesi dello scorso anno.
Positivo il gettito dell’IRPEF (+0,4%, pari a 169 milioni di euro), che riflette sia gli incrementi delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (+2,6%) e dei lavoratori autonomi (+1,2%), sia la flessione delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (-2,2%). Tale flessione è determinata dal meccanismo di regolazione contabile del bonus degli 80 euro finora corrisposto (700 milioni), che per il settore pubblico avviene l’anno successivo a quello di attribuzione. 

L’IRES presenta un gettito di 674 milioni di euro (-374 milioni, pari a -35,7%), ma il dato non è significativo di una tendenza, in considerazione del numero limitato di versamenti che viene effettuato nei primi tre mesi dell’anno.

Tra le altre imposte dirette, l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze aumenta del 61,8% (pari a +504 milioni), mentre quella sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione cresce del 92,1% (pari a +528 milioni), rispetto al primo trimestre dello scorso anno.

Il gettito delle imposte indirette, invece, è pari a 38.292 milioni di euro, con un decremento del 3,3% (-1.324 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2014.
Il gettito IVA risulta in calo del 2,4% (-501 milioni) per effetto della flessione di entrambe le componenti relative agli scambi interni (-2,8%, pari a -497 milioni) e alle importazioni (-0,8%, pari a -24 milioni). L’andamento dell’IVA sugli scambi interni è stato influenzato dalla circostanza che il gettito relativo agli acquisti effettuati dalla P.A. nel primo trimestre 2015 affluirà al bilancio dello Stato solo a partire dal mese di aprile.

Sul punto, il MEF ricorda che la legge di stabilità 2015 ha introdotto il meccanismo della scissione dei pagamenti dell’IVA per i fornitori della P.A. (split payment). In base a questo meccanismo, le pubbliche amministrazioni versano direttamente all’Erario l’IVA che è stata addebitata loro dai fornitori, ma, nelle more dell’adeguamento dei sistemi informativi per la gestione amministrativo-contabile delle amministrazioni centrali dello Stato, non oltre il 31 marzo 2015, è stato previsto dall’art. 9, comma 2 del DM 23 gennaio 2015 che le amministrazioni accantonino le somme occorrenti per il successivo versamento dell’imposta al bilancio dello Stato entro il 16 aprile 2015.
Sulla base dei dati preliminari, si può ritenere tuttavia che l’andamento del gettito dell’IVA del primo trimestre sia in linea con l’analogo periodo dell’anno precedente.

L’imposta di bollo segnala poi una variazione positiva del 12,1% (+120 milioni).
Tra le altre indirette, il decremento del gettito dell’accisa sui prodotti energetici (oli minerali) risulta pari al 6,7% (-354 milioni) e quello dell’accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) è pari a 38,1% (-475 milioni, per effetto della diminuzione dei consumi dell’anno 2014 rispetto al 2013.

Infine, le entrate relative ai giochi presentano, nel complesso, un aumento del 3% (+86 milioni), mentre il gettito derivante dall’attività di accertamento e controllo registra un aumento del 22,7% (+385 milioni) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. (Redazione)

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