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Confprofessioni dà il via libera al rinnovo del Ccnl negli studi professionali

/ REDAZIONE

Venerdì, 22 maggio 2015

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Confprofessioni ha reso noto ieri sul proprio sito che le 19 associazioni di categoria, aderenti alla Confederazione nazionale libere professioni, hanno approvato all’unanimità il 15 maggio scorso l’ipotesi di rinnovo del Ccnl, sottoscritta il 17 aprile 2015 da Confprofessioni con le organizzazioni sindacali dei lavoratori del settore (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs).

Il nuovo contratto riguarda circa un milione e mezzo tra lavoratori subordinati, praticanti e professionisti di studio, decorre dal 1° aprile 2015 e sarà valido fino al 31 marzo 2018. Tra le novità più rilevanti vengono evidenziate: 
aumento retributivo complessivo a regime di 85 euro per il III livello diviso in cinque tranches, con l’esclusione di qualsiasi erogazione una tantum;
- introduzione della copertura di assistenza (sanitaria/antinfortunistica) del datore di lavoro. La gestione di tali prestazioni, sotto la direzione di Confprofessioni, è affidata alla bilateralità;
- attivazione di un fondo per il sostegno al reddito dei lavoratori di studi professionali che attraversano un periodo di crisi. Rimborso al datore di lavoro del 50% della retribuzione derivante dalla concessione del permesso studio ai lavoratori;
- elevazione del numero di contratti a termine che potranno essere attivati da ciascun datore di lavoro e abolizione dell’obbligo di rispettare gli intervalli di tempo tra differenti contratti a termine.
- per quanto riguarda l’apprendistato, semplificazione degli obblighi formativi, riducendo complessivamente le ore di formazione. Possibilità di effettuare la formazione in tutte le modalità possibili;
- regolamentazione del lavoro a chiamata

Infine, per un periodo di 30 mesi sarà possibile retribuire soggetti over 50 e disoccupati di lunga durata con un salario di ingresso più basso rispetto a quello di base previsto dal Ccnl. Viene rilanciato il telelavoro per garantire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e rivisto il regime dei permessi per lo studio e per le nuove assunzioni, con un intervento dell’ente bilaterale a coprire parte dei costi retributivi. Infine, sono state concordate con le aree di Confprofessioni le modifiche relative alla classificazione del personale ed ai relativi profili.

“Il nuovo contratto degli studi è la miglior risposta per fronteggiare la crisi che ha colpito il comparto professionale. Per la prima volta i liberi professionisti potranno beneficiare delle coperture di welfare contrattuale. Si tratta di una novità assoluta nel panorama degli studi, introdotta per far fronte alla difficile situazione economica in cui versa il settore professionale” ha commentato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. “In questa logica, la nuova piattaforma contrattuale consente di utilizzare un ampio ventaglio di tipologie contrattuali che favoriscono l’inserimento dei giovani attraverso l’apprendistato, ma anche il reinserimento degli over 50 e i disoccupati di lunga durata nel mercato del lavoro. Non solo. Attraverso il potenziamento degli strumenti della bilateralità – ha concluso –verrà attivato un fondo per il sostegno al reddito dei lavoratori di studi professionali che attraversano un periodo di crisi. Inoltre, viene previsto un rimborso al datore di lavoro del 50% della retribuzione derivante dalla concessione del permesso studio ai lavoratori”.(Redazione)

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