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L’Unione europea boccia il reverse charge per la grande distribuzione

Il Governo ha ora un mese di tempo per «evitare» la clausola di salvaguardia che prevede l’aumento dell’accisa su benzina e gasolio

/ Simonetta LA GRUTTA e Elena SPAGNOL

Sabato, 23 maggio 2015

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La Commissione Ue ha comunicato al Consiglio europeo che si oppone alla richiesta italiana di rilascio di una misura di deroga per l’estensione del meccanismo del reverse charge al settore della grande distribuzione, poiché tale misura non è in linea con le previsioni dell’art. 395 della direttiva 2006/112/CE.

Al riguardo, si ricorda che l’art. 1, comma 629, lett. a), n. 3) della L. n. 190/2014 (legge di stabilità 2015), introducendo la lett. d-quinquies) all’art. 17 comma 6 del DPR 633/72, ha previsto l’estensione dell’applicazione dell’inversione contabile alle cessioni di beni effettuate nei confronti di ipermercati (codice attività 47.11.1), supermercati (codice attività 47.11.2) e discount alimentari (codice attività 47.11.3), subordinandone tuttavia ...

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