Utilizzo irregolare del deposito senza raddoppio dell’IVA
Per la Cassazione non è legittima la pretesa dell’IVA all’importazione quando i beni sono stati estratti applicando il reverse charge
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 16109 del 29 luglio 2015, si pronuncia, per la prima volta dopo la sentenza Equoland della Corte di Giustizia Ue, sul regime fiscale e sanzionatorio derivante dall’irregolare immissione della merce nel deposito IVA.
La prassi operativa dell’Agenzia delle Entrate, in assenza di materiale introduzione della merce nel deposito ai sensi dell’art. 50-bis del DL 331/93, si è orientata nel senso di richiedere il pagamento dell’IVA all’importazione, senza tener conto del successivo assolvimento dell’imposta all’atto dell’estrazione dei beni dal deposito, con il meccanismo del reverse charge.
La Suprema Corte, facendo applicazione dei principi affermati dalla Corte di Giustizia Ue nella sentenza Equoland del 17 ...
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