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Le schede di lavorazione per singola commessa «bloccano» l’induttivo

I giudici torinesi affermano che le schede in tal modo predisposte sono ancora più attendibili di quelle richieste dalla legge

/ Alessandro BORGOGLIO

Sabato, 22 agosto 2015

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La presenza di schede di lavorazione per singola commessa esclude l’ipotesi di omessa tenuta delle previste scritture ausiliarie di magazzino, qualora da dette schede sia possibile ricostruire le movimentazioni delle merci in ingresso ed in uscita dal magazzino aziendale. È questo l’importante assunto ritraibile dalla recente sentenza n. 781/2015 della C.T. Reg. di Torino.

L’art. 14, comma 1, lettera d) del DPR 600/1973 dispone che le società, gli enti e gli imprenditori commerciali devono istituire (se superano congiuntamente certi limiti, ad esempio più di 1.032.913,80 euro di rimanenze) le scritture ausiliarie di magazzino, tenute in forma sistematica e secondo norme di ordinata contabilità, dirette a seguire le variazioni intervenute tra le consistenze negli inventari annuali. ...

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