L’ANCI chiede al Governo un confronto sull’abolizione della TASI
Dopo essere rimasta intenzionalmente ai margini del dibattito mediatico suscitato dalle dichiarazioni del Presidente del Consiglio sulle modifiche alla tassazione immobiliare che dovrebbero trovare posto nella prossima legge di stabilità, l’ANCI ora chiede al Governo un confronto sulle soluzioni che consentano di definire le modalità di abolizione della TASI.
Il Presidente dell’Associazione nazionale Comuni italiani Piero Fassino ieri ha infatti scritto a Matteo Renzi, auspicando anche un impegno congiunto, per garantire una informazione corretta e veritiera da parte di tutti sui dati finanziari e sul quadro generale di base. Un nuovo accordo tra Governo e Comuni, insomma, su tutte le questioni che attengono l’amministrazione dei Comuni e che ancora non hanno trovato una soluzione compiuta.
L’attenzione è dunque puntata sull’esigenza di garantire ai Comuni la copertura integrale delle entrate che verranno abolite, condizione irrinunciabile per assicurare i servizi ai cittadini. In vista dell’avvio del nuovo regime sono dunque necessarie “scelte di base necessarie e discriminanti per elaborare il nuovo assetto e per procedere rapidamente nella condivisione dei singoli aspetti di merito”.
Tra di esse Fassino elenca la corretta individuazione delle annualità di riferimento per la quantificazione dei gettiti aboliti, la condivisione del totale da compensare integralmente, che a una prima stima appare non inferiore a 5 miliardi, la necessità di contenere il rischio di una eccessiva pressione fiscale sugli altri immobili ed in particolare quelli produttivi. Inoltre, si parla di assicurare un sistema di compensazione e riequilibrio fra i Comuni che superi i meccanismo di trattenute del gettito e semplificare il rapporto con il contribuente.
Infine, nella lettera si vuole “concordare che con la legge di stabilità non ci siano ad altro titolo riduzioni di risorse in termini di tagli palesi o occulti”. Da qui la richiesta di “un accordo fra il Governo e l’ANCI, che dovrebbe riguardare anche temi come la semplificazione istituzionale per sostenere Unioni e fusioni di Comuni, la riforma del Catasto, il sistema di riscossione, la riorganizzazione del sistema delle partecipate”.(Redazione)
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