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Nel secondo trimestre 2015 il mercato immobiliare segna un +6,8%

/ REDAZIONE

Giovedì, 24 settembre 2015

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Riparte il mercato immobiliare italiano nel secondo trimestre dell’anno, che, rispetto allo stesso periodo del 2014, guadagna un +6,8%. In particolare, il settore commerciale segna un +10,3%, il residenziale un +8,2% e le pertinenze un +6,1%, mentre restano col segno meno il comparto produttivo (-8%) e il terziario (-3,8%). Bene il mercato delle abitazioni nelle principali città, con Torino e Palermo che crescono di oltre il 16% e Firenze che raggiunge l’11,8%.
È questo, in sintesi, il quadro che emerge dai dati contenuti nella Nota trimestrale realizzata dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata oggi.

Nel dettaglio, nel periodo aprile-giugno 2015, il settore residenziale ha registrato 116.514 transazioni, segnando un +8,2% rispetto alle 107.647 transazioni rilevate nello stesso trimestre dello scorso anno. La migliore performance si osserva al Nord (+10,3%), mentre al Centro e al Sud il rialzo si attesta intorno al 6%. Le grandi città mostrano tutte significativi risultati di crescita: Torino e Palermo registrano rispettivamente un +16,3% e +16,1%, seguite da Firenze (+11,8%), Milano (+9,2%), Roma (+5%) e Genova (+4,4%); ripresa più modesta, invece, per Bologna (+3,2%) e Napoli (+0,5%).
Nel territorio provinciale, il primato del mercato residenziale spetta a Milano, con un rialzo di oltre il 16%, seguita da Bologna e Genova, che superano abbondantemente quota 13%, e Firenze (+10,3%).

Sul fronte del mercato non residenziale, rispetto allo stesso trimestre del 2014, risulta in positivo solo il settore commerciale, che con 6.719 transazioni registra un incremento del 10,3%. Ancora in ribasso, invece, le compravendite di immobili nel settore produttivo (-8%) e in quello del terziario (-3,8%). In particolare, il comparto produttivo risulta sostanzialmente stabile al Centro, mentre registra valori negativi al Nord (-8,2%) e soprattutto al Sud (-16%); sul settore terziario pesa la performance negativa del Nord (-7,7%), che da solo muove oltre la metà del mercato, a differenza del Centro che, in controtendenza, fa segnare un deciso rialzo del 16,3%. (Redazione)

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