Società di capitali non simulabili
Confermato l’orientamento prevalente, ma non univoco, che fa leva su natura del contratto sociale e tassatività delle ipotesi di nullità della società
La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 22560, depositata ieri, esclude che una prospettata simulazione di una società di capitali (una spa), in ipotesi tesa ad esercitare una mera comunione di godimento, possa comportare la nullità della stessa una volta che sia avvenuta l’iscrizione nel Registro delle imprese; soluzione che non subisce eccezioni nel caso in cui la società di capitali si sia successivamente trasformata in una società di persone (una snc).
Tale soluzione, per quanto non precisato dalla citata sentenza, non è univoca, ma “preferita” sia in considerazione della natura del contratto sociale e delle inderogabili formalità che assistono la creazione e la stessa organizzazione dell’ente, sia in relazione alla tassatività delle cause di nullità della società, ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41