L’acquisto della nuda proprietà blocca in parte il redditometro
I giudici valorizzano l’effettivo esborso patrimoniale, senza che abbiano rilievo le «clausole di stile» contenute nel rogito
La Cassazione, con due interessanti sentenze depositate ieri, analizza alcune questioni inerenti al c.d. “redditometro”, relative all’immobile acquistato a titolo di nuda proprietà e alla valenza del c.d. “giudicato esterno”.
Nella sentenza n. 930, la Suprema Corte ha stabilito che l’accertamento basato sulla spesa patrimoniale ha ragione di esistere, tanto nel “nuovo” quanto nel “vecchio” sistema, solo ove effettivamente si sia verificato un esborso patrimoniale.
Tale fatto, che rappresenta il presupposto di applicazione per procedere all’accertamento, deve essere dimostrato dall’ufficio, spettando poi al contribuente l’onere di provare che l’acquisto è stato possibile grazie a proventi già tassati o che, comunque, ...
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