Nuovo Codice deontologico più attento ai rapporti con gli enti di categoria
I commercialisti con incarichi istituzionali devono gestire le attività con trasparenza e oculatezza
Nel nuovo Codice deontologico, in vigore dal prossimo 1° marzo, particolare attenzione è dedicata ai rapporti con gli enti istituzionali di categoria.
Nel confermare le regole già previste ai fini dell’elettorato attivo e passivo, l’art. 27 pone l’esplicito divieto di candidarsi – o comunque di ricoprire la carica di consigliere dell’Ordine locale o di componente del Consiglio di disciplina – in capo a chi abbia riportato condanne penali definitive. In verità, con tale divieto si ribadisce una regola etica di buon senso, la cui ratio risponde a evidenti ragioni di opportunità e di tutela dell’intera collettività, prima ancora che della categoria. Nondimeno, la norma può essere ricondotta in via analogica a quanto previsto dal DLgs. 235/2012, in materia di incandidabilità ...
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