Spese di spedizione postale delle fatture addebitabili con IVA
La Suprema Corte nega l’esclusione ex art. 15 del DPR 633/72 in materia di rimborso di anticipazioni fatte in nome e per conto della controparte
La Corte di Cassazione, con una serie di ordinanze del 6 settembre 2016 (nn. 17655-17664), si è pronunciata sostenendo l’applicabilità dell’IVA al riaddebito delle spese di spedizione postale delle fatture e, quindi, negando l’applicabilità dell’esclusione, ex art. 15, comma 1, n. 3 del DPR 633/72 in materia di rimborso di anticipazioni fatte in nome e per conto della controparte.
La questione, di particolare importanza per le “utilities” in considerazione della mole di documenti da inviare alla clientela (anche se internet e dematerializzazione stanno portando a una riduzione dell’invio del documento cartaceo), appare anche quale “chiusura del cerchio” con riguardo a un precedente filone contenzioso intrapreso contestando l’illegittimità
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