Rivalutazione anche per i beni immateriali mai iscritti in bilancio
Sarebbe, però, necessaria una conferma da parte della prassi dell’Agenzia delle Entrate, che in passato non ha mai affrontato la tematica
Con l’approvazione definitiva della L. 232/2016 (legge di bilancio 2017) divengono nuovamente operative le disposizioni in materia di rivalutazione dei beni d’impresa, contenute nell’art. 1 commi 556 e seguenti della legge, secondo uno schema ormai collaudato negli ultimi anni, che prevede un periodo di moratoria triennale degli effetti fiscali.
La rivalutazione, che per i soggetti con esercizio sociale coincidente con l’anno solare deve essere eseguita nel bilancio al 31 dicembre 2016, vede quale elemento maggiormente critico l’onere per l’imposta sostitutiva, pari al 16% per i beni ammortizzabili e al 12% per i beni non ammortizzabili, fatto che scoraggerà molti soggetti, in special modo alla luce della riduzione al 24% dell’aliquota IRES e dell’introduzione
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