ACCEDI
Martedì, 8 luglio 2025 - Aggiornato alle 6.00

NOTIZIE IN BREVE

Al via la prima Nota trimestrale congiunta di Ministero, ISTAT, INPS e INAIL sull’occupazione

/ REDAZIONE

Mercoledì, 28 dicembre 2016

x
STAMPA

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, l’ISTAT, l’INPS e l’INAIL hanno pubblicato oggi la prima Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione, come stabilito dall’accordo inter-istituzionale siglato il 22 dicembre 2015.

La Nota sarà poi regolarmente diffusa l’ultima settimana dei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre 2017. Le informazioni statistiche presentate verranno progressivamente arricchite con nuovi indicatori, con gli esiti delle analisi condotte su diverse fonti attraverso le elaborazioni sui microdati.

Nel corso del 2017 si procederà nella direzione di implementare, mediante la progressiva condivisione degli archivi e basi dati di ISTAT, INPS, Ministero del lavoro, INAIL, il Sistema informativo statistico sul lavoro, collocato all’interno dell’Istituto nazionale di statistica e accessibile a tutte le istituzioni e al mondo della ricerca. Nella seconda metà del 2017 sarà infine pubblicato il primo Rapporto annuale sul mercato del lavoro.

Passando ai dati contentuti nella prima Nota si sottolinea che, con riferimento alla tipologia contrattuale, l’aumento congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti rilevato nel terzo trimestre è frutto di 83 mila posizioni a tempo determinato e di 10 mila posizioni a tempo indeterminato. In particolare, le posizioni di lavoro a tempo determinato sono tornate a crescere dopo il ridimensionamento del secondo trimestre 2016.

La crescita tendenziale è invece quasi interamente ascrivibile all’incremento delle posizioni lavorative a tempo indeterminato. Tale incremento, particolarmente significativo e concentrato nei trimestri a cavallo tra il 2015 e il 2016, è stato tale da indurre duraturi effetti di trascinamento anche nei trimestri successivi.

La dinamica del mercato del lavoro è caratterizzata, inoltre, anche da una consistente riduzione tendenziale dell’inattività (-528 mila persone), associata all’incremento degli occupati (+239 mila) e delle persone in cerca di lavoro (+132 mila) ma anche alla riduzione complessiva di individui nella fascia di età 15-64 anni a causa dell’invecchiamento della popolazione.

Infine, nei primi 9 mesi del 2016 i voucher venduti sono stati 109,5 milioni, il 34,6% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. I voucher riscossi per attività svolte nel 2015 (quasi 88 milioni) corrispondono a circa 47 mila lavoratori annui full-time e rappresentano solo lo 0,23% del totale del costo lavoro in Italia. Il numero mediano di voucher riscossi dal singolo lavoratore che ne ha usufruito è 29 nell’anno 2015: ciò significa che il 50% dei prestatori di lavoro accessorio ha riscosso voucher per (al massimo) 217,50 euro netti.

TORNA SU