Rottamabili i ruoli formati dalle Casse di previdenza professionali
Solo la Corte Costituzionale può risolvere il problema, ma le diffide possono aiutare ad arrivare a una sua eventuale pronuncia
La rottamazione dei ruoli, ai sensi dell’art. 6 del DL 22 ottobre 2016 n. 193, si riferisce a tutti i carichi affidati nel periodo compreso tra il 2000 e il 2016, e sono escluse solo le tassative fattispecie elencate dalla legge.
In particolare, rimangono fuori le sanzioni diverse da quelle tributarie e contributive.
Dunque, sembra piuttosto chiara la volontà del legislatore di includere nella rottamazione tutti i ruoli relativi a contributi previdenziali e assistenziali, quindi non solo se formati dall’INPS, ma anche dalle Casse di previdenza private, come quella dei dottori commercialisti ed esperti contabili.
Esiste un caso in cui ciò non avviene, rinvenibile nell’ipotesi in cui la Cassa di previdenza non riscuota mediante ruolo.
Si potrebbe obiettare che ciò rappresenta una
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