Nuove sanzioni in materia bancaria a rischio «penale»
Prevista una sanzione pari a un massimo di 5 milioni, come la somma considerata come indicatore della natura penale nel caso Grande Stevens
Alla luce dell’evoluzione internazionale e nazionale sulle garanzie applicabili ai procedimenti sanzionatori “amministrativi”, è sorto un dibattito anche in relazione alle sanzioni comminabili nei confronti degli esponenti aziendali degli enti creditizi italiani ai sensi del Testo unico bancario (DLgs. 385/1993).
I principi del “giusto processo” e del “ne bis in idem” – che “fisiologicamente” dovrebbero riguardare unicamente i procedimenti penali – oggi, possono interessare anche talune sanzioni qualificate come amministrative e, tuttavia, ricomprese nella “materia penale” alla luce della interpretazione fornita dalla Corte europea dei diritti dell’uomo.
Ai fini dell’inquadramento delle fattispecie si dovrà, così, fare
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