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La Commissione Ue approva la manovra, ma incalza sull’IMU prima casa per i redditi alti

/ REDAZIONE

Lunedì, 22 maggio 2017

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La Commissione europea dà il via libera alla manovra: “L’Italia conferma che le misure di bilancio addizionali richieste per il 2017 sono state prese e che quindi, in questa fase, nessun passo ulteriore è giudicato necessario per rispettare la regola del debito”, scrive Bruxelles nel pacchetto di primavera che contiene l’analisi dei conti pubblici e le raccomandazioni.
Gli impegni sulle riforme descritti nel Programma nazionale di riforma (PNR) sono “sufficientemente ambiziosi, ma l’assenza di dettagli sull’adozione e di un calendario dell’attuazione limita la loro credibilità”, scrive poi la Commissione a proposito di Italia, Portogallo e Cipro, spiegando che “non c’è base per portare avanti una procedura per squilibri, purché ci sia una implementazione piena delle riforme” raccomandate.

Passando alle raccomandazioni, per il 2018 l’Italia dovrà fare uno “sforzo di bilancio sostanzioso” e le politiche dovranno sia “rafforzare la ripresa” che assicurare la sostenibilità dei conti”: per questo l’Ue chiede di spostare il carico fiscale dai fattori produttivi a tasse meno dannose per la crescita, reintrodurre la tassa sulla prima casa per i redditi elevati, riformare il catasto.
“La tassa sulla prima casa è stata cancellata nel 2015, cosa che è stato un passo indietro nel processo di ottenere una struttura tributaria più efficace”, è infatti scritto nelle osservazioni della Commissione a supporto delle raccomandazioni economiche per l’Italia, che chiedono tra l’altro la reintroduzione dell’IMU sulla prima casa per i redditi alti.
L’Esecutivo osserva che in generale “il sistema tributario italiano non è favorevole alla crescita economica e all’efficienza in molti campi” e che “il basso rispetto delle tasse e la complessità dei codici tributari accentuano il fardello per le aziende e le famiglie che rispettano” i loro obblighi tributari.
Nell’analisi si osserva che “è stata ulteriormente rinviata” la revisione attesa da lungo tempo dei tassi dell’IVA, nonostante la legislazione nazionale ne richieda la revisione su base annuale”. Inoltre, si ricorda che è ancora in corso la riforma degli “antiquati valori catastali affinché siano allineati agli attuali valori di mercato”. Infine, la Commissione rileva che sono stati alzati i limiti per l’uso di contanti e quindi l’uso di pagamenti elettronici resta molto al di sotto della media Ue, a detrimento del rispetto degli obblighi tributari.

La raccomandazione della Commissione sull’IMU per i redditi alti “è una delle tante proposte”, ma “le riforme fiscali vanno viste nel loro insieme e io direi che cambiare idea su una tassa che è stata appena cambiata da pochi mesi non è una buona idea”, ha risposto il Ministero dell’Economia Padoan, all’arrivo all’Eurogruppo a Bruxelles. Il Ministro ha poi spiegato che dalle raccomandazioni per l’Italia e gli altri Paesi “mi sembra che emerga un quadro positivo. Le riforme si continuano a fare. Bisogna implementarle e bisogna farne di altre. Siamo assolutamente d’accordo: la crescita ancora non ci soddisfa ma migliora. Poi, soprattutto, bisogna tenere la politica di bilancio in una strada stretta tra consolidamento e sostegno alla crescita”.

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