Violare metodi costanti d’impostazione contabile non è reato
La Cassazione ha revocato una condanna per dichiarazione infedele fondata su una condizione non più prevista dalla nuova fattispecie
Il delitto di infedele dichiarazione è stato oggetto di un’incisiva riforma da parte del DLgs. 158/2015 e le modifiche apportate comportano, tra l’altro, una problematica di successione di leggi nel tempo.
La Corte di Cassazione – con sentenza n. 30686 depositata ieri – si è trovata ad affrontare la richiesta di revoca di una sentenza di condanna per intervenuta parziale abolitio criminis, riguardante la non rilevanza penale, alla luce della nuova norma, di una condotta di infedele dichiarazione risalente al 2004.
In particolare, il ricorrente era stato condannato per il reato di cui all’art. 4 del DLgs. 74/2000, per la cui integrazione, nella formulazione precedente, era richiesta soltanto la presentazione di una dichiarazione infedele e, pertanto, la mera indicazione, anche ...
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