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FISCO

Omessa dichiarazione, rileva il luogo effettivo dell’attività professionale

L’elemento soggettivo è identificato con la consapevole scelta di optare per un regime semplificato in assenza dei legittimi presupposti

/ Maria Francesca ARTUSI

Sabato, 29 luglio 2017

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Il professionista residente all’estero che svolge la propria attività in Italia può rispondere di omessa dichiarazione ai sensi dell’art. 5 del DLgs. 74/2000, laddove i periodi trascorsi all’estero si rivelino un mero “espediente finalizzato al risparmio fiscale”. Così precisa la Corte di Cassazione nella sentenza n. 37849, depositata ieri, confermando la condanna a dieci mesi di reclusione nei confronti di un chiropratico (formalmente) residente in Belgio.

Costui svolgeva la propria attività in Italia, principalmente presso due società a responsabilità limitata del territorio lombardo, presso le quali si divideva a giorni alterni. Era, inoltre, contrattualmente legato, senza vincoli di orario e di presenze, ad una nota società calcistica, con compiti di realizzatore

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