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LAVORO & PREVIDENZA

Il contratto aziendale in deroga non può peggiorare la contribuzione

Per la Cassazione, l’imponibile contributivo minimo va agganciato alla retribuzione stabilita dai contratti collettivi nazionali

/ Luca MAMONE

Mercoledì, 18 ottobre 2017

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La retribuzione da assumere come base di calcolo dei contributi previdenziali non può essere in nessun modo inferiore a quella dovuta in base alla contrattazione collettiva nazionale, a prescindere da quella corrisposta effettivamente anche sulla scorta di una legittima contrattazione aziendale in deroga.
Tale principio è stato ribadito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 24453 depositata ieri, con cui è stato respinto il ricorso di un importante gruppo bancario, parte in causa di un contenzioso con l’INPS, che aveva richiesto il pagamento di crediti contributivi dovuti a un errato computo dell’imponibile contributivo.

In pratica, secondo l’Istituto previdenziale non erano stati computati i compensi per le ore di lavoro straordinario lavorate oltre le 70 annue e confluite ...

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