I giudici applicano la sanzione fissa per violazione della competenza fiscale
Se non c’è danno erariale, non c’è spazio per la sanzione proporzionale, né questo può essere in re ipsa
L’art. 1 comma 4 del DLgs. 471/97, riformulato dal DLgs. 158/2015, sancisce che, fuori dalle ipotesi di condotte fraudolente, la sanzione da dichiarazione infedele (dal 90% al 180% delle imposte nella misura base) è ridotta di un terzo quando l’infedeltà deriva dall’errata imputazione a periodo, “purché il componente positivo abbia già concorso alla determinazione del reddito nell’annualità in cui interviene l’attività di accertamento o in una precedente”.
Per i componenti negativi di reddito, non ci sono invece limitazioni.
Ciò non vale solo per la violazione della competenza fiscale, ma anche per i possessori di reddito di lavoro autonomo, che abbiano ad esempio dedotto un costo in violazione del criterio di cassa.
Qualora la violazione dell’imputazione ...
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