Prescrizione quinquennale per i tributi locali soggetta a critiche
Per la giurisprudenza maggioritaria, non occorre rivalutare periodicamente i presupposti dell’imposta
In assenza di disposizioni tributarie in tal senso, la giurisprudenza consolidata ritiene, da tempo, che il diritto alla riscossione dei tributi locali si prescrive in cinque anni.
Per tale tipologia di tributi si ritiene, infatti, applicabile l’art. 2948 n. 4 c.c., a mente del quale opera il termine breve “per tutto ciò che deve pagarsi ad anno o in termini più brevi”.
La ragione risiede nel fatto che si ritiene sussistente un rapporto sinallagmatico caratterizzato da una causa debendi continuativa in forza del quale non occorrerebbe, di anno in anno, una valutazione circa la sussistenza dei presupposti.
Sul punto, infatti, la Corte di Cassazione ha affermato che le somme richieste, sebbene siano dovute autoritativamente, costituiscono il corrispettivo di un servizio reso
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