ACCEDI
Mercoledì, 14 maggio 2025 - Aggiornato alle 6.00

IMPRESA

L’adozione tardiva del modello 231 consente il patteggiamento

Tale decisione incide sulla riparazione e sul pericolo di reiterazione, giustificando l’esclusione di possibili misure interdittive

/ Maria Francesca ARTUSI

Mercoledì, 18 aprile 2018

x
STAMPA

download PDF download PDF

L’art. 63 del DLgs. 231/2001 disciplina il c.d. “patteggiamento” di una società o di un ente nell’ambito di un procedimento avviato a seguito di uno dei reati-presupposto previsti nel decreto stesso.
Tale rito alternativo, mutuato dal processo penale nei confronti delle persone fisiche (art. 444 c.p.p.), sta diventando piuttosto frequente nel caso di contestazioni della responsabilità a grandi società, anche al fine di evitare i danni reputazionali e l’alea connessi allo svolgimento del procedimento.

Le condizioni per l’ammissione al rito di applicazione della sanzione su richiesta delle parti ricorrono quando: per l’illecito amministrativo è prevista la sola sanzione pecuniaria; per l’imputato del reato presupposto il giudizio è stato definito ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU