Violazioni del diritto Ue senza obbligo di ripetizione del procedimento penale
Giudici nazionali non obbligati a estendere a tali violazioni un mezzo di impugnazione che consente di ripetere solo in caso di violazione della CEDU
Con la sentenza relativa alla causa C-234/17, la Corte di Giustizia Ue si è nuovamente espressa sul principio del “ne bis in idem”, qui in particolare sulla possibilità di ripetizione di un procedimento penale, definito con pronuncia irrevocabile, a fronte di una successiva doglianza per asserite violazioni dei diritti fondamentali sanciti dal diritto dell’Unione europea.
La questione, scaturita da un’indagine avviata da una procura svizzera, riguardava fatti di evasione fiscale per cospicui rimborsi di IVA derivanti da dichiarazioni mendaci presentate all’amministrazione tributaria svizzera. Di conseguenza, la procura aveva adito l’autorità giudiziaria austriaca con una domanda di assistenza giudiziaria in materia penale affinché questa procedesse all’audizione
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