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LAVORO & PREVIDENZA

Computo dell’anzianità nel lavoro intermittente in base al contratto

Laddove manchi una previsione contrattuale collettiva si pone il problema dei periodi non lavorati e dei criteri di conteggio

/ Pietro GREMIGNI

Mercoledì, 21 novembre 2018

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Diversi istituti e trattamenti previsti dalla legge o dalla contrattazione collettiva si imperniano su un determinato valore dell’anzianità di servizio del lavoratore.
Ad esempio, a livello normativo, si pensi a: gli anni di durata del rapporto per la definizione della misura dell’indennità risarcitoria in caso di licenziamento illegittimo sotto il regime delle tutele crescenti; l’anzianità di sette anni negli ultimi dieci ovvero almeno sei anni negli ultimi sette per chi ha svolto lavori gravosi ai fini dell’accesso all’APE sociale; l’anzianità di otto anni di servizio per chiedere l’anticipo del TFR per acquistare la casa.
Ai fini contrattuali sono numerosi i casi legati all’anzianità del lavoratore, tra cui: gli scatti di anzianità; i passaggi

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