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FISCO

Per evitare la frode fiscale fatture da rettificare prima della dichiarazione

Secondo la Cassazione, è necessaria la preesistenza della documentazione falsa rispetto alla dichiarazione mendace

/ Maria Francesca ARTUSI

Mercoledì, 9 gennaio 2019

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Affinché si realizzi una frode fiscale è necessario che la documentazione fiscale falsa preesista alla presentazione della dichiarazione fraudolenta e il reato previsto dall’art. 2 del DLgs. 74/2000 può essere integrato anche laddove non si proceda – prima della dichiarazione – a rettificare la fattura a fronte della “sopravvenuta inesistenza” del rapporto sottostante.
Tale fattispecie presuppone, infatti, che l’agente, al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, indichi in una delle dichiarazioni annuali relative alle dette imposte elementi passivi fittizi, avvalendosi di fatture o altri documenti concernenti operazioni inesistenti. Il fatto si considera commesso avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti quando tali fatture

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