Conservazione analogica per le e-fatture che ricevono i forfetari
Nelle risposte fornite ieri l’Agenzia delle Entrate considera irrilevante la comunicazione dell’indirizzo PEC al fornitore
L’Agenzia delle Entrate, nel corso del Videoforum organizzato dal CNDCEC nella giornata di ieri, ha dato risposta alle domande più ricorrenti formulate dai commercialisti e pervenute al Consiglio nazionale attraverso i diversi Ordini territoriali.
L’Agenzia ha cercato di fare chiarezza particolarmente in merito alla gestione del ciclo passivo di fatturazione.
Per quanto concerne gli aderenti al regime forfetario (L. 190/2014, come modificata dalla L. 145/2018) o al regime di vantaggio, è chiarito che tali soggetti possono conservare le fatture in modalità analogica anche qualora abbiano richiesto al fornitore di emettere la fattura in formato elettronico con consegna al proprio indirizzo PEC.
Resta possibile, per il soggetto in regime forfetario o di vantaggio, avvalersi del servizio
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