È autoriciclaggio qualunque prelievo dell’autore del delitto presupposto
Contano manipolazioni, trasformazioni, trasferimenti quando sono in concreto idonei a ostacolare gli accertamenti sulla provenienza del denaro
Con la sentenza n. 5719 di ieri, la Cassazione ha stabilito che è ravvisabile autoriciclaggio in qualsiasi prelievo o trasferimento di fondi, pure se tracciabile, operato dall’autore del delitto presupposto di bancarotta fraudolenta patrimoniale, successivo a versamenti bancari conseguenti a distrazioni penalmente rilevanti.
Al ricorrente erano tra gli altri contestati i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale (artt. 216-223 L. fall.) e autoriciclaggio (art. 648-ter1 c.p.) per aver distratto da società fallita consistenti somme di denaro, dirottate verso la società controllante con finanziamenti infragruppo, da cui la controllata non ricavava alcun vantaggio; nonché, senza giustificazione, verso altre società riconducibili alla sfera di interessi del medesimo e, ancora, con la stipula ...
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