Società esterovestite con possibile «neutralità» IVA
Nel caso di prestazioni generiche verso soggetti passivi italiani l’imposta è applicata con il reverse charge
Le contestazioni in merito all’esterovestizione di società formalmente residenti all’estero frequentemente includono anche rilievi rispetto all’IVA che non sarebbe stata assolta dal soggetto passivo al quale viene accertata la residenza in Italia.
Gli Uffici sostengono che, in conseguenza della presunzione di residenza ex art. 73 commi 3 e seguenti del TUIR, sorga una pretesa anche con riferimento all’IVA che avrebbe dovuto essere applicata sulle prestazioni di servizi effettuate nei confronti di soggetti passivi italiani.
Tale assunto, tuttavia, trova alcuni limiti nelle regole impositive IVA e, in specie, nell’avvenuta applicazione del reverse charge da parte della società non residente.
Deve essere ricordato, infatti, che a decorrere dal 2010, l’Italia si ...
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