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FISCO

Difficile individuare beni e servizi per le rimodulazioni IVA

Esclusi alberghi e ristoranti, restano prodotti agricoli e alimentari, trasporto passeggeri, edilizia, fornitura di energia, gas, acqua e gestione dei rifiuti

/ Enrico ZANETTI

Sabato, 12 ottobre 2019

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La linea ribadita dal Governo sull’IVA è quella dell’integrale sterilizzazione sul 2020 degli aumenti altrimenti già previsti sulle attuali aliquote del 10% e del 22%, con però spazio a possibili rimodulazioni di aliquota applicabile a singole tipologie di cessioni di beni e prestazioni di servizi.
Non per fare gettito (perché ciò violerebbe il solenne impegno a non aumentare l’IVA nel suo complesso), ma per fare equità, “a parità di gettito IVA complessivo”, tra consumi giudicati con valenza sociale differente.

Dire rimoduliamo l’IVA abbassando al 5%, dal 22% o 10%, l’aliquota su alcuni beni e servizi, è facile.
Più difficile è spiegare quali beni e servizi faranno il percorso inverso per finanziare “a saldo complessivo zero” le rimodulazioni

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