Confisca diretta compatibile con il concordato preventivo
Inapplicabilità del vincolo in forma diretta alle somme di denaro pervenute in epoca successiva alla consumazione del reato
Con la sentenza n. 47103 depositata ieri, la Cassazione si è soffermata su due interessanti aspetti del sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta per reati tributari (art. 12-bis del DLgs. 74/2000): da un lato, la sua compatibilità con il concordato preventivo, anche in continuità aziendale; dall’altro, la corretta delimitazione del suo ambito di operatività.
Sotto il primo profilo, nel respingere l’argomentazione del ricorrente, la Corte ha affermato la compatibilità, in ambito penaltributario, tra il vincolo finalizzato all’ablazione in forma diretta e la procedura concorsuale. Il principio così espresso trae fondamento dallo stesso testo della norma citata, laddove dispone che “la confisca non opera per la parte che il contribuente si impegna a versare
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