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Domenica, 6 luglio 2025

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Il Governo lavora a un programma di progressive aperture omogeneo su scala nazionale

/ REDAZIONE

Mercoledì, 22 aprile 2020

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Ieri il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha reso, prima al Senato e poi alla Camera, una informativa sulle recenti iniziative del Governo per fronteggiare l’emergenza COVID-19.
Conte ha annunciato che il Comitato di esperti e il Comitato tecnico-scientifico stanno collaborando affinché le strategie individuate per la ripartenza economica si basino su imprescindibili precondizioni di sicurezza. Il Governo sta dunque elaborando un programma di progressive aperture che sia omogeneo su scala nazionale, e che consenta di riaprire buona parte delle attività produttive e anche commerciali tenendo però sotto controllo la curva del contagio.

Il punto, afferma Conte, è poter intervenire con rapidità nel caso la curva del contagio si rinnalzi oltre una certa soglia, che però non sarà formulata una volta per tutte in termini astratti ma che sia commisurata alla specifica recettività delle strutture ospedaliere dell’area di riferimento. Per riprendere in sicurezza le attività economiche, però, dovrà essere garantito il pieno rispetto dei protocolli.

Per quanto riguarda il sostegno all’economia, invece, il Presidente del Consiglio ha spiegato che il Governo invierà a breve al Parlamento un’ulteriore Relazione contenente un’ulteriore richiesta di scostamento dagli obiettivi di bilancio programmati per il 2020 pari a una cifra non inferiore a 50 miliardi di euro. 

L’ulteriore ricorso al disavanzo dovrà servire a finanziare varie misure destinate, tra l’altro, alla proroga e al rafforzamento degli ammortizzatori sociali, in particolare la cassa integrazione e indennizzi per gli autonomi e per le partite IVA, al sostegno di coloro che non sono coperti da cassa integrazione e a misure di sostegno alle PMI.

Il Governo è, infatti, consapevole che gli interventi già messi in campo non sono sufficienti e occorre un sostegno alle famiglie e alle imprese, prolungato nel tempo ancora più incisivo. “La recessione indotta dalle necessarie misure di contenimento del virus, infatti, avrà un impatto profondo e persistente sull’intera economia – ha affermato Conte –. Le recenti previsioni del Fondo monetario internazionale stimano una caduta del prodotto interno lordo del 9,1% per il 2020, a cui seguirebbe poi una crescita del 4,8% nel 2021”.


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