Ai fini IMU la variazione DOCFA vale per tutti i comproprietari
La presentazione di una variazione catastale DOCFA da parte di un comproprietario esplica i propri effetti per tutti i comproprietari
La vicenda posta al vaglio della Cassazione, sfociata nella sentenza n. 8280 del 29 aprile 2020, riguarda gli effetti ai fini ICI (ma validi anche ai fini IMU ed imposte dirette) di una variazione catastale presentata attraverso la procedura DOCFA di cui al DM 19 aprile 1994 n. 701.
La procedura permette al dichiarante di proporre, in sede di presentazione della domanda, la categoria, la classe e la consistenza (e quindi la rendita catastale) delle unità immobiliari oggetto di variazione. Tale rendita rimane negli atti catastali come “rendita proposta” fino al momento in cui l’ufficio non provvede, nel termine di 12 mesi dalla presentazione, al suo accertamento attraverso operazioni di controllo ed eventuale rettifica con notifica dell’avviso di accertamento all’interessato.
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