Resta il peculato per omessa imposta di soggiorno prima del decreto Rilancio
Secondo la Cassazione, la «depenalizzazione» introdotta dal DL 34/2020 non può avere valore retroattivo
Nonostante le modifiche apportate alla normativa sull’imposta di soggiorno da parte del decreto “Rilancio”, l’omesso versamento di tale imposta mantiene in parte rilevanza penale.
In effetti, la giurisprudenza prevalente ha ritenuto che il titolare di un’attività ricettiva che ometta di versare le somme incassate a titolo di imposta di soggiorno potesse essere chiamato a rispondere del reato di peculato ai sensi dell’art. 314 c.p. Tale norma punisce il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che si appropria del denaro o di altra cosa mobile altrui di cui ha il possesso, o comunque la disponibilità, in ragione del suo ufficio o servizio.
Secondo tale impostazione, l’amministratore o il legale rappresentante di una struttura alberghiera ...
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