ACCEDI
Martedì, 20 maggio 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Resta il peculato per omessa imposta di soggiorno prima del decreto Rilancio

Secondo la Cassazione, la «depenalizzazione» introdotta dal DL 34/2020 non può avere valore retroattivo

/ Maria Francesca ARTUSI

Venerdì, 18 dicembre 2020

x
STAMPA

download PDF download PDF

Nonostante le modifiche apportate alla normativa sull’imposta di soggiorno da parte del decreto “Rilancio”, l’omesso versamento di tale imposta mantiene in parte rilevanza penale.

In effetti, la giurisprudenza prevalente ha ritenuto che il titolare di un’attività ricettiva che ometta di versare le somme incassate a titolo di imposta di soggiorno potesse essere chiamato a rispondere del reato di peculato ai sensi dell’art. 314 c.p. Tale norma punisce il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che si appropria del denaro o di altra cosa mobile altrui di cui ha il possesso, o comunque la disponibilità, in ragione del suo ufficio o servizio.
Secondo tale impostazione, l’amministratore o il legale rappresentante di una struttura alberghiera ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU