Da definire il termine iniziale per la nota credito negli sconti «condizionati»
Non sempre è agevole individuare il momento in cui si verifica il presupposto per la variazione ai fini IVA
Nella prassi commerciale è diffusa la previsione, da parte dei fornitori, di sconti contrattuali in denaro volti a fidelizzare la clientela o a incrementare le vendite dei propri prodotti.
Questi possono essere declinati nella forma dello sconto “incondizionato” o “condizionato”, a seconda che siano subordinati o meno al verificarsi di eventi successivi (ne sono un esempio gli sconti concessi a fronte del pagamento alla consegna).
In entrambi i casi, poiché lo sconto determina la riduzione del prezzo dei beni ceduti o dei servizi prestati, e quindi la riduzione della base imponibile IVA, si pone il problema di come operare, su base facoltativa, la variazione ai fini dell’imposta. In particolare, possono sorgere dubbi circa l’individuazione del termine a partire ...
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